750 miliardi di euro per tornare a crescere

La Commissione europea lancia Next Generation EU, il piano di ripresa dopo l’emergenza Coronavirus

La Commissione europea lancia Next Generation EU, il piano di ripresa dopo l’emergenza Coronavirus
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750 miliardi di euro per tornare a crescere dopo il Coronavirus. Questa è la sfida che la Commissione europea ha lanciato al Parlamento europeo e ai governi nazionali, chiamati ad approvare il piano europeo di ripresa Next Generation EU.

750 miliardi di euro per tornare a crescere

Il Coronavirus ha sconvolto l’Europa e il mondo, mettendo alla prova i sistemi sanitari e previdenziali, le nostre società, le nostre economie e il nostro modo di vivere e lavorare insieme. Per tutelare la vita umana e porre la basi per una ripresa duratura, lo scorso 27 maggio la Commissione ha proposto un nuovo strumento per la ripresa, Next Generation EU, incorporato nel bilancio Ue 2021-2027. Con i 750 miliardi di euro di Next Generation EU – di cui 500 miliardi a fondo perduto – e il potenziamento mirato del bilancio a lungo termine dell’Unione europea per il periodo 2021-2027, la potenza di fuoco complessiva del bilancio Ue arriverà a 1.850 miliardi di euro. 

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato (qui un estratto del suo discorso): «Con il piano per la ripresa trasformiamo l’immane sfida di oggi in possibilità, aiutando l’economia a ripartire e investendo nel nostro futuro». Nei piani della Commissione, un forte impulso verrà dal Green Deal europeo e dalla sfida digitalizzazione. «Il momento dell’Europa è giunto: la nostra determinazione dev’essere all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte. Next Generation EU ci permette di dare una risposta ambiziosa», ha concluso von der Leyen.

I fondi reperiti da Next Generation EU andranno là dove possono fare la massima differenza, integrando e amplificando gli sforzi essenziali intrapresi negli Stati membri. 

Solo se sarà possibile giungere celermente, entro luglio, a un accordo politico in sede di Consiglio europeo su Next Generation EU e sul bilancio complessivo dell’Unione europea per il periodo 2021-2027, s’imprimerà un rinnovato dinamismo alla ripresa e si potrà dotare l’Ue di un potente strumento per far ripartire l’economia e costruire per il futuro.

Sostegno agli Stati per investimenti e riforme 

Gli investimenti saranno convogliati attraverso una serie di strumenti basati su tre pilastri.

Il primo prevede il sostegno agli Stati membri negli sforzi per riprendersi dalla crisi, superarne gli effetti e riemergere più forti. Viene attuato attraverso tre strumenti. 

Un dispositivo europeo per la ripresa e la resilienza, integrato nel semestre europeo: sovvenzioni e prestiti, mediante l’attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza degli Stati membri in linea con gli obiettivi individuati nel semestre europeo, ivi compresa la transizione verde e digitale e la resilienza delle economie nazionali. Nel bilancio Ue vengono previsti 560 miliardi di euro, di cui 310 miliardi per le sovvenzioni e 250 miliardi per i prestiti.

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Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa, iniziativa denominata REACT-EU: sovvenzioni flessibili a titolo della politica di coesione per comuni, ospedali e imprese attraverso le autorità di gestione degli Stati membri. Nessun cofinanziamento nazionale richiesto. 55 miliardi di euro di finanziamenti supplementari per la politica di coesione tra il 2020 e il 2022. 

Sostegno alla transizione verde verso un’economia climaticamente neutra: il proposto potenziamento del Fondo per una transizione giusta con un importo che potrà arrivare a 40 miliardi di euro aiuterà gli Stati membri ad accelerare l'approdo alla neutralità climatica; un rinforzo di 15 miliardi di euro per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale aiuterà le zone rurali a introdurre i cambiamenti strutturali richiesti ai fini del Green Deal europeo e a centrare gli ambiziosi obiettivi delle nuove strategie sulla biodiversità e “Dal produttore al consumatore”.

Rilanciare l’economia incentivando l’investimento privato 

Il secondo pilatro riguarda il rilancio dell’economia sostenendo gli investimenti privati e viene attuato in due modi. Con il Programma InvestEU rafforzato, compreso un dispositivo per gli investimenti strategici: prevede una garanzia del bilancio Ue per il finanziamento di progetti di investimento attraverso il Gruppo Bei e le banche di promozione nazionali, con una dotazione di 15,3 miliardi di euro per InvestEU. Inoltre, un nuovo dispositivo per gli investimenti strategici sarà dotato di 15 miliardi di euro di accantonamenti da parte dello strumento Next Generation EU. Poi è stato studiato un nuovo strumento di sostegno alla solvibilità per proteggere il capitale delle imprese economicamente sostenibili, attraverso la dotazione di una garanzia del bilancio Ue di 31 miliardi di euro al gruppo della Banca europea per gli investimenti al fine di mobilitare capitali privati.

Trarre insegnamento dalla crisi

Il terzo pilastro punta ad apprendere dalla crisi e rispondere alle sfide strategiche cui deve far fronte l’Europa. Pertanto si prevede un nuovo programma per la salute, EU4Health, forte di una dotazione di 9,4 miliardi di euro, che potenzierà la sicurezza sanitaria e permetterà di prepararsi alle crisi sanitarie del futuro. Inoltre viene rafforzato rescEU, il meccanismo di protezione civile dell’Ue, per rispondere alle emergenze su vasta scala, con sovvenzioni e appalti gestiti dalla Commissione europea per un totale di 3,1 miliardi di euro.

La Commissione propone inoltre di rafforzare altri programmi affinché possano svolgere appieno il loro ruolo per rendere l’Unione più resiliente e affrontare le sfide poste dalla pandemia e dalle sue conseguenze. Alcuni esempi: Orizzonte Europa, lo strumento di vicinato, Cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (Ndici), lo strumento per gli aiuti umanitari, il programma Europa digitale, il meccanismo per collegare l’Europa, la Politica Agricola Comune e l’Agenzia per la Promozione degli Investimenti (Ipa).

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