lotta al covid

Nel lodigiano l'Rt raddoppia e va all'1,09%, vaccinazioni speciali over 60 a Pavia e Mantova

I contagi aumentano ma chi è vaccinato non viene ricoverato: da oggi parte un camper destinato a "convincere anche i più reticenti".

Nel lodigiano l'Rt raddoppia e va all'1,09%, vaccinazioni speciali over 60 a Pavia e Mantova
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Con la Lombardia in zona bianca da settimane, l'inizio dell'estate, le ferie e il sole accecante che ci fa sognare di spalmarci presto un po' di crema solare per un tuffo al mare, il clima di tensione e paura che ha caratterizzato gli ultimi mesi si è decisamente disteso. I dati dei contagi però negli ultimi giorni appaiono essere in leggero aumento: a Lodi l'indice di contagio è infatti tornato sopra l'1% raggiungendo 1,09%. Un dato che non significa necessariamente un pericolo per l'andamento dell'epidemia ma è necessario tenere occhi e orecchie in allerta con particolare attenzione alla variante Delta che nella bassa Lombardia conta decine di contagiati.

Nel lodigiano aumento i contagi a causa di una festa

E' proprio la variante Delta ad essere sorvegliata speciale in tutta la Bassa Lombardia, Lodi in particolar modo, specialmente dopo un focolaio legato a una festa a Codogno. Pare infatti che il 26 giugno 2021 si sia tenuta una festa tra ragazzi di Codogno, Casalpusterlengo e Orio Litta a causa della quale almeno 4 ragazzi (tutti tra i 16 e i 20) sono poi risultati positivi al Covid, anche se fortunatamente nessuno ha avuto gravi ripercussioni legate al virus.

Tra le persone poste in isolamento fiduciario una trentina vivono ad Orio Litta, dove il sindaco Francesco Ferrari appresa la notizia ha deciso di invitare i propri concittadini a una maggiore prudenza chiedendo a tutti di indossare la mascherina come se fossero ancora a due mesi fa, perché in questi casi la prudenza non è mai troppa visto i trascorsi.

Il Consiglio Nazionale della ricerca a causa della variante Delta ha messo Lodi tra le cinque province da monitorare per studiare l'andamento della variante Delta ed arginarne gli effetti.

Aumento dei contagi, ma la vaccina frena gli effetti più gravi

Negli ultimi giorni in provincia di Lodi si è verificata un'inversione di marcia rispetto all'andamento dei contagi, in discesa nelle scorse settimane e ora in costante e lieve salita.

Per il Presidente dei Regione Lombardia Attilio Fontana però il piccolo aumento di contagi è

"Una cosa abbastanza prevedibile, tenendo conto che ormai le limitazioni sono ridotte e l'apertura generalizzata può favorire questo genere di situazioni. Quello che occorre sottolineare è che grazie alla campagna vaccinale, chi si ammala non viene ospedalizzato e non ha conseguenze gravi. E' opportuno ribadirlo per convincere la gente che ancora non l'ha fatto, a vaccinarsi".

Per il momento in linea generale chi si ammala ed è stato vaccinato non viene ospedalizzato e non ha conseguenze gravi: un dato che dovrebbe essere d'auspicio affinché chi ancora non si è prenotato per le vaccinazioni lo faccia al più presto. E proprio per convincere i più diffidenti a partire da oggi 8 luglio 2021 partirà un'apposita campagna ad hoc creata da Regione.

A partire da oggi campagna vaccinale "porta a porta"

Parte oggi 8 luglio 2021 una speciale campagna ideata da Regione Lombardia per convincere gli over 60 non ancora vaccinati a farlo, fornendo un servizio "porta a porta". Si partirà da Mortara (in provincia di Pavia) e Monzambano (in provincia di Mantova), comuni con maggiore incidenza di non vaccinati nella Bassa Lombardia.

Fontana ha spiegato che Regione Lombardia ha riservato 4mila dosi a questa fascia di persone che è a rischio e che fino ad oggi non ha deciso di aderire alla campagna vaccinale.

"Attraverso l'utilizzo di camper, che fungeranno da veri e propri uffici mobili, dotati di personale amministrativo, tecnico e sanitario - ha spiegato -, l'8 luglio in Lomellina e il 9 nella zona del Mantovano, vicino a Monzambano, metteremo a disposizione circa 4.000 dosi per questa categoria. Si tratta di un ulteriore sforzo che facciamo per convincere anche i più dubbiosi, in collaborazione con i medici di famiglia e i sindaci, che hanno concesso spazi all'interno dei propri comuni per effettuare la somministrazione e il controllo".

 

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