Questa volta non è un film

Neonate scambiate in culla: la vera madre non riesce più ad allattare la figlia

Il primo legame della bimba è avvenuto con un'altra donna: chiesto un maxi risarcimento all'ospedale.

Neonate scambiate in culla: la vera madre non riesce più ad allattare la figlia
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Una vicenda che richiama la trama de Il 7 e l'8, film del duo comico siciliano Ficarra e Picone, nel quale i due protagonisti erano stati scambiati alla nascita per un errore da parte di un'infermiera. La storia, che può sembrare tutto frutto della finzione, stavolta è avvenuta anche nella vita vera, creando non pochi problemi: due bimbe appena nate sono state scambiate in culla e, se non fosse stato per l'intuito di uno dei genitori, avrebbero continuato a rimanere nella famiglia sbagliata. Ora una delle due madri ha denunciato l'ospedale chiedendo il risarcimento per i danni in quanto non riesce più ad allattare la vera figlia, perché il primo legame della neonata è avvenuto con un'altra donna.

Neonate scambiate in culla finiscono nella famiglia sbagliata

La vicenda raccontata 15 anni fa da Ficarra e Picone sul grande schermo, oggi trova un suo surreale riscontro nella vita vera (anche se non è la prima volta che succede).

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Come raccontato da Prima Brescia, due bimbe appena nate sono state involontariamente scambiate in culla finendo nella famiglia sbagliata.

Il fatto sconcertante è accaduto tra i reparti della Fondazione Poliambulanza di Brescia, quinto ospedale della provincia per nascite. Se non fosse stato svelato dall'intuito del marito di una delle due neomamme, entrambe le coppie di genitori avrebbero portato a casa gli uni la figlia degli altri iniziando così una vita insieme. L'uomo, infatti, si è accorto che la bambina che era stata fatta passare come sua figlia, in realtà, era molto più grande rispetto a quella che lui aveva visto nascere in sala parto alle ore 1.55.

Che cosa è accaduto al momento dello scambio

Una delle due neomamme, dopo la nascita, era rimasta in sala parto in attesa del tampone Covid. La bimba, nel frattempo, era nel reparto di patologia neonatale, una volta arrivato l'esito del tampone alla donna è stata consegnata la sua presunta figlia vestita con gli indumenti che la stessa aveva fornito all'ospedale. Da lì l'inizio dell'avventura con la nuova arrivata: coccole, foto ai parenti e soprattutto l'allattamento. La piccola però non aveva al polso il braccialetto che è stato poi trovato nella culla. Su quest'ultimo però c'era il nome di un'altra bambina.

La donna chiede i danni perché non riesce ad allattare la vera figlia

La coppia dei genitori che si è accorta dello scambio, ora, ha deciso di denunciare la Fondazione Poliambulanza di Brescia e di chiedere il risarcimento dei danni. Il motivo è molto semplice: la neomamma, una volta consegnatagli la vera figlia, sta riscontrando moltissima fatica nell'allattarla in quanto il primo legame della bimba è avvenuto con una donna diversa dalla sua vera madre. Al momento sembra che la Fondazione non abbia smentito il fatto e risponderà in sede legale. Nessuna denuncia invece da parte dell'altra famiglia.

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