CINEMA

Lecco Film Fest: Antonio Albanese protagonista assoluto

Il noto attore ha inaugurato la nuova sala Aquilone, poi è stato protagonista di un’intervista “confessione”.

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Travolgente, esplosivo, divertente, Antonio Albanese ha letteralmente “tenuto banco” ed ha firmato la porta del neonato cinema Aquilone. Doppio appuntamento con il noto attore, cresciuto proprio nel Lecchese (a Olginate), al Lecco Film Fest: ha inaugurato il Cinema Aquilone con la proiezione degli episodi 1 e 2 di Topi (“il mio gioiellino”),poi è stato protagonista di un’intervista “confessione” con Federico Pontiggia, critico della Rivista del Cinematografo.

Sono emozionato - ha detto - stiamo partecipando a un evento straordinario, incredibile. Quando a Riccione alle “Giornate di cinema” ho detto che venivo a Lecco per inaugurare un cinema si è sentito un “ohhh” di sorpresa ed ammirazione, praticamente un miracolo. È Importante avere uno spazio dove condividere le proprie emozioni, fare teatro e terapia, scoprire la meraviglia, inventare cose.

Antonio Albanese protagonista al Lecco Film Fest

Tutto esaurito e pubblico anche fuori dalle transenne per l’appuntamento di venerdì 30 luglio 2021 nel capoluogo lariano, in piazza XX Settembre.

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Albanese è incontenibile:

“Ho un’emozione incredibile: ho attraversato questa piazza un migliaio di volte, ci venivo col Ciao, qui c’è la mia acqua, qui ho imparato a nuotare, questa comunità ha consentito a mio padre di farsi una famiglia, da immigrato. Sono cose che non si dimenticano”.

“Questa città è stata sonnolenta sotto il profilo culturale, inutile negarlo, ma se lo merita un festival così ed un nuovo cinema perché i lecchesi sono così: quand ghe de laurà se laura” e poi via, a ruota libera, provocato dalla domande di Pontiggia.

I 25 anni di carriera di Antonio Albanese

Ha ripercorso la sua carriera, i 25 anni di “Uomo d’acqua dolce”; l’esperienza di “come un gatto in tangenziale” ha che ha “trasformato Coccia di morto, una località sulla costa laziale non proprio alla moda in una località balneare. Ci sono veri e propri pellegrinaggi, e  ha fatto scoprire ai romani quartieri che non conoscevano, come Bastogi”.

Poi ancora battute, con la maschera dell’industriale Ivo Perego, nato proprio qui e  rivelazioni sul futuro “sto pensando di tornare a girare qui”; e sul destino delle quattro galline ovaiole acquistare durante il lockdown: “Le ho date ad un contadino, le guardava e già vedeva quattro bolliti, ma… è arrivata prima la volpe”. 

Mattatore assoluto, fra ricordi e battute

C’è tempo anche per una battuta a distanza con gli occupanti dell’ultimo piano di fronte a palazzo delle paure, che si sono goduti da li lo show: “Allora come va lassù? Chissà quanto avete pagato al metro quadro. E poi se buttate giù qui (e indica palazzo delle paure) vedete anche il lago”.

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